Avreste mai pensato che saremmo ritornati alla guerra fredda, alla Nato contro Patto di Varsavia? E che sarebbe ritornato pure Sting a cantarci Russians su tema di Prokofiev? Mi ricordano gli anni ottanta, quel sapore di liberi tutti da tardo impero (sovietico), e un po' anche il periodo d'oro della fantascienza, a ridosso del dopoguerra, quando "atomico" era aggettivo da applicarsi anche ai tostapane per dare quel tocco di futuribilità anche all'elettrodomestico di casa. Mi chiedo quanto sia saggio chiudere in gabbia l'orso arrabbiato. Come sia possibile non inserire nel computo delle concause anche il nazionalismo ucraino oltre a quello russo. Come non sia possibile, pena gli strali delle anime belle, non considerare il calcolo cinico dell'occidente, che ha usato l'Ucraina per anni come elemento di disturbo del nemico. Poi è chiaro, la Russia è tremenda, cliente scomodo da avere al confine per una nazione che voglia aspirare alla sua indipendenza, non dico il contrario. Non so cosa avesse inteso Zelensky, quali assicurazioni si pensava di aver ricevuto dall'Occidente (e dagli Stati Uniti), ma di certo la Nato in questo momento non può invadere la Russia. All'Ucraina la nostra solidarietà, e la vittoria all'Eurovision Song Contest 2022.
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