Il cretino di sinistra di sciasciana memoria (Nero su Nero) è oggi un perbenista tutto fasciato come un involtino in certe idee á la page che si vogliono dire razionali, intelligenti, quando non addirittura ragionevoli. La categoria del "ragionevole" è ancora più terribile di quella del "ragionato", perché "ragionevole" non per forza significa "secondo ragione", ma piuttosto "opportuno", "conveniente", a una certa tesi che si vuol imporre, per scopi anche meschini o completamente avulsi dalla realtà. Lo abbiamo visto nel caso della pandemia: tra un mese toglieranno il greenpass, salvo ripensamenti, perché si è deciso che la pandemia può adesso finire (lo spettacolo ha stufato, c'è un nuovo circo in città). I dati pandemici, nel frattempo, sono anche peggiori rispetto a quelli presenti al momento di decidere l'introduzione del passaporto, il cui impatto sanitario è stato nullo. Una cosa così inutile ma tuttavia necessaria a fare sfoggio di virtù, non poteva che mandare in solluchero il cretino di sinistra, e così è stato. Il cretino di sinistra, d'altronde, non si può evitare, anzi, è lui che si offrirà a te come soluzione, e per ogni cosa che dirai non conforme alla sua tabella di valori (i cui riferimenti sono Che tempo che fa, Propaganda live, Il Post, più una manciata di fumettisti che si danno arie da intelligenti), ti guarderà con espressione di rimprovero come si fa con i bambini quando urlano "cacca!" alla messa di Natale. Per il cretino di sinistra tutto è sacro, tranne il rispetto di ogni opinione eventualmente decentrata. Il cretino di sinistra è il cecchino dell'autonomia di pensiero, finché prospererà, non si riuscirà più a respirare aria buona.
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