Mi sono sentito anch'io per un periodo "occidentale superiore moralmente"™, ne troverete traccia nelle tante cose che ho scritto, ma poi a un certo punto, parlando con, e mettendomi nei panni di, un amico non propriamente occidentale, ho percepito nei miei discorsi questa differenza e questa presunzione, di pensare che il nostro mondo sia il migliore dei mondi possibili, e gli altri vi si debbano adeguare, con il sorriso, e con gratitudine. Ora, il discorso non si applica alla Russia, quelli sono criminali, si è appurato, e nemmeno ai farabutti, riguarda più l'intellettuale di sinistra, il quale fa della superiorità morale il suo distintivo da giovane marmotta e tronfio e querulo, con il ditino alzato, ci dà lezioni di etica alla tv. Come nel caso dei programmi di intrattenimento intelligente di Rai3, dove c'è sempre almeno un professorino stucchevole e smanceroso, e non mancherà in quota rosa anche l'attrice brillante con i capelli elettrici color melanzana, che con voce contrita ci reciterà qualche pippone sulla giustizia, sui diritti e sulla libertà. Intesi, non che diritto, giustizia e libertà siano da buttare, è che ne fanno un uso tutto loro personale, o se volete strumentale, e un domani, se vi reputeranno poco simpatici alla loro cricca, stai sicuro che invocheranno solo per voi le leggi speciali, e tireranno fuori qualsiasi cosa pur di screditarvi, come i peggiori delatori. L'uomo di sinistra, eliminati tutti gli inferiori moralmente, si avvia ad essere il più grande pericolo di tutti.
La sinistra è una camorra.
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