E' il sentimento di sicurezza che ci guida, non puoi pretendere che gli uomini siano pronti ad essere cittadini del mondo, proiettati verso il progresso scientifico e culturale se poi questo progresso universale toglie loro le certezze da sotto i piedi, prima di tutto quelle economiche. La globalizzazione è una sfida troppo grande per nazioni poco organizzate e che non sanno garantirsi quella fetta del benessere planetario che serve alla loro sopravvivenza, la chiusura è un riflesso automatico che risponde a una certezza quasi matematica (ti saluto industria 4.0, ti saluto scienza che vede e provvede e che toglie sempre le castagne dal fuoco, il guaio sarà quando ci accorgeremo che nemmeno il protezionismo economico e culturale porterà i benefici sperati).
Ah, e comunque la globalizzazione è un processo che non si ferma perché lo dicono Trump e Salvini, quella procederà beata per conto suo anche senza di noi, e ci presenterà il conto.
Ah, e comunque la globalizzazione è un processo che non si ferma perché lo dicono Trump e Salvini, quella procederà beata per conto suo anche senza di noi, e ci presenterà il conto.