sabato 3 marzo 2018

Il nemico

Bisogna scegliersi un nemico, focalizza. Siete tristi, vi sentite insoddisfatti, non sapete più che fare della vostra vita? Sceglietevi un nemico e dategli la colpa. Scaricando le responsabilità verso l’esterno allenterete la pressione verso l’interno. E’ colpa dei russi, è colpa di Soros, è colpa del capitalismo e del libero mercato, è colpa del comunismo. Anche un po’ del Vaticano, sicuro. Del resto quando uno ha colpa, ha colpa, basta solo riuscire a dimostrarlo. Ma non lo vedi, dice chi si è scelto per nemico la produzione capitalistica, che voi al nord non pensate altro che al lavoro, sempre a produrre, produrre, produrre. Non avrei obiezioni se corrispondesse un guadagnare, guadagnare, guadagnare, l’egualitarismo economico così come non mi riempie le tasche non mi riempie nemmeno il cuore (ti sfruttano. Benissimo, allora dammeli tu i soldi per la merenda). E l’altro: Ma non li vedi i segni dell’invasione, è un piano ben congegnato, lo finanziano gli ebrei. Non c’è bisogno degli ebrei per spedire in Europa gente che è di troppo perfino per gli stessi africani. Allora è la natura il nemico, forse dovrebbero tenere a bada il piccione. Eh no, perché se vai contronatura poi diventi un globalista sradicato e apolide che avalla la distruzione demografica dell’occidente. Non se ne esce. Sceglietevi bene il vostro nemico, dalla scelta del vostro nemico dipende quello che diventerete nella vita, l’importante è che non andiate contro voi stessi.

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