martedì 6 agosto 2013

Euclorina, Betadine, Bendacoll (benda colla colla). Il vero progresso non sarà tanto sintetizzare hamburger in laboratorio ma ottenere dalle staminali fiorentine già cotte, insalate già condite, alluci già guariti, uomini già laici. Onde Aviano raccontando una favoletta dice che una donna di contado piangendo il suo bambolo, minacciogli, che se non taceva l'avrebbe dato mangiare a un lupo (Zibaldone). Ma il problema non è tanto il pianto dei bambini, quanto la puzza di fritto. Alle tre di notte gli ottomani si mettono a spignattare e friggono, friggono, friggono colle finestre aperte e il fritto sale fino in camera mia, si attacca alle pareti, alle lenzuola, ai cuscini e in fra i capelli, nel generale ristagno dell'aria stagnante (finirà anche questo ramadan, si spera). Oh, non c'è possibilità di tolleranza a questi livelli di povertà (i condizionatori fissi sono lo spartiacque, e le cappe aspiranti, ahimé ne siamo sprovvisti e questo fa di noi degli straccioni). Per rispetto dei vicini e delle norme condominiali io alle tre di notte non friggo ma suggo ghiaccioli al limone (mentre altrove suggono dell'altro), i quali, come tutti sapranno, non olezzano e non producono rumori molesti, come ad esempio il rumore delle pentole quando fuggono dalle mani.

1 commento:

  1. Il perché gli ottomani griggano così tanto durante il Ramadan è la domanda che mi faccio da 3 anni senza trovare una risposta: ma è una "prescrizione" religiosa o un un sistema di comunicazione criptato con il quale si confermano a distanza di chilometri di aver iniziato il F'tour?
    (Mi vive a fianco una coppia che puntualmente, ogni sera che Allah manda in terra nel mese di Ramadan, friggono friggono friggono. Una tortura! Almeno friggessero che so? Alle 12.30, uno magari gli viene voglia di fritto e si unisce alla festa. Ma alle 9 di sera? Con 'sto caldo? Bagno le piante con la mascherina sul naso per non stramazzare sui lastroni del giardino ogni sera).

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