Due parole su Giorgia Meloni. Chi si ricorda la gloriosa epopea dei blog e degli aggregatori di blog si ricorderà di Tocqueville, la piattaforma di blog di destra e di ultra-atlantisti filoamericani, e su Tocqueville periodicamente si pubblicizzava Atreju, il festival dei giovani di destra organizzato proprio da Giorgia Meloni (Atreju, il protagonista de La storia infinita di Michael Ende, "volendo richiamare la sua volontà di lottare contro il Nulla che avanza, dal punto di vista filosofico e morale"). Quando in campagna elettorale si usava l'argomento del filoputinismo di Giorgia Meloni io non ci prestavo attenzione, mi sembrava argomento fiacco visto il comprovato filoatlantismo della nostra. Più che altro Giorgia Meloni sa cogliere le opportunità, che è una grande dote politica senza la quale, in politica, non si arriva da nessuna parte. Io vi dico sinceramente, e non è una battuta, che al di là dei proclami urlati dal palco (sono una donna, sono una mamma, sono cristiana), se vi fosse un effettivo ritorno di utilità, su alcune questione Giorgia Meloni saprebbe scavalcare a sinistra perfino Schlein, che di sinistra ha giusto la patina dettata dal galateo woke e progressista che va tanto di moda in questo momento.
Per cogliere le opportunità un politico deve probabilmante seguire con attenzione gli umori e le tendenze del momento. Seguire i sondaggi elettorali e agire di conseguenza. Questo non ricorda l'utilitarismo di Bentham o Spencer? Probabilmente in questo modo qualcuno potrebbe scavalcare a sinistra anche Karl Marx ma non la chiamerei una dote: piuttosto una grande ipocrisia.
RispondiEliminaEra un "dote" ironico.
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