Non ha torto chi pensa che abbiamo barattato la verità per la capacità di avere ragione, il mondo così è diventato un ring senza né capo né coda in cui vale come verità soltanto la voce più strillata. Ma il consenso non equivale alla verità, il sentimento comune non coincide per principio con ciò che è giusto, la persuasione è già di per sé un atto sleale che dietro alle lusinghe nasconde gli scopi meno nobili. Si è d'altronde perso l'uso del ragionare autonomamente, vuoi per pigrizia, vuoi per mancanza di mezzi (o forse non è mai stato veramente in voga). Ci si accontenta di campare, prima di tutto intellettivamente, pensieri troppo sgradevoli non devono turbare la normale consecuzione delle sciocchezze che ci riempiono la giornata, sicché la verità giace sconsolata in un angolino dove non passa più nessuno, e anzi è compatita e derisa, come una vecchia. Forse aveva ragione Zeno a dire che ci meritiamo l'ordigno ("Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie").
sempre godibili i tuoi pezzi.
RispondiEliminaCorsini è tutti noi (non proprio tutti), salvo che da 29 anni ho smesso di fumare (e non ho più avuto mal di gola).