Molti articoli che leggo sull'attualità sembrano avere più corrispondenze col verosimile che col vero, cioè corrispondere non già ai fatti, quanto alle interpretazioni, opportunamente assemblate per tenersi insieme secondo una logica auto-confermante. Si ha sempre più la sensazione, leggendo, di surfare su un gran mucchio di asserzioni che traggono la loro autorevolezza dall'opinione più opportuna o diffusa, e non già dai fatti così come sono, sempreché la generazione postmoderna creda ancora di poter accostarsi a un qualche genere di verità. Sicché si legge un articolo, oggigiorno, con la sensazione che sia poggiato sul niente, col rischio che un domani evapori al primo mutamento del gusto e della narrazione. I buoni sempre più derogano ai loro principi impegnati come sono a scacciare le forze del male, sicché a guerra finita avranno derogato così tanto da essersi tramutati nei loro nemici e la sciatteria attuale dell'informazione avrà assunto l'aspetto delle tanto pericolose fake news.
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