È nell'occorrenza di una campagna elettorale che solitamente i fatti di cronaca assumono le sembianze di veri e propri casi politici la cui urgenza è men che mai inderogabile, almeno fino al giorno delle elezioni. Tanti anni fa, quand'ero giovane, tra i giovani la cronaca riportava molti più casi di overdose (tra i vecchi non ha mai destato preoccupazione) e la droga era la questione principale, per cui ogni programma elettorale che si rispettasse doveva includere una proposta di lotta alla droga: oggi la gente si droga come allora, ma la droga va meno di moda, oggi va più il razzismo (perché vincono i facisti). Di stupefacente rimane la nonchalance dei becchini, pardon, dei cronisti, messaggeri di disgrazie, come per esempio la notizia delle ragazze investite dal treno, che per dovere di cronaca ci viene corredata di strisciata di sangue sulla banchina, ammaccatura insanguinata sulla motrice del treno e premurosa avvertenza che i resti sono sparsi per settecento metri. Grazie, quanta premura, e che precisione dei dettagli... Per fare il cronista di nera sicuro bisogna avere tendenze necrofile, diversamente li dirottano sulla pagina dei cagnolini.
Magari mi sbaglio ma credo che la droga sia cambiata, da eroina a cocaina, e con essa lo stile di vita e di morte, mi ricordo tanti anni fa un parchetto della scuola elementare come pattumiera di siringhe. Quella sui giornali e televisioni dei partiti è la politica del visibile, della prossimità, dell'apparenza: la manipolazione si gioca quindi sul non visibile, e ovviamente sulla progressiva perdita della curiosità
RispondiEliminaChi studia a fondo i fenomeni migratori, a volte capita di leggere degli approfondimenti ben fatti, ci tiene sempre a comunicare che fascisti lo sono tutti: fascisti di destra e di sinistra. I razzismi di sinistra sono quelli meno visibili e spacconi ed elettoralmente nascosti: fanno esattamente lo stesso lavoro ma in silenzio e fuori dalla vista, in forme diverse. Non sul blocco dei porti ma sul blocco dei migranti direttamente in Libia nelle carceri delle torture, banalmente pagare come se fosse un servizio qualsiasi, nella completa illegalità e assolutamente contro ogni legge internazionale sui diritti umani.
Eppure, per dire, la Libia in cui c'è stata l'invasione francese e occupazione NATO, in cui la sinistra ha finanziato anche le carceri delle torture, è più vicina dell'Ucraina. Tutta la propaganda di un secolo fa.
E quindi si: vincesse anche il PD, vincono comunque i fascisti. Ma a quel punto diranno che il fascismo non esiste più, ed è fuori luogo storico e che per definizione un democratico non può essere fascista perché lo dice il nome.
Oppure la mistificazione si gioca sul blocco militare in mare con nomi incredibili presentato come soluzione umanitaria: Mare Nostrum, Poseidon, Triton
[..] L'operazione Triton (originariamente chiamata Frontex Plus) è stata un'operazione di sicurezza delle frontiere dell'Unione europea condotta da Frontex, l'agenzia europea di controllo delle frontiere[..]
leggo controllo delle frontiere, cosa ben diversa. Frontex Plus è denominazione esemplare, sembra un farmaco. Unione Europea che evidentemente tiene molto ai confini, spende milioni di euro, dalla Grecia all'est europeo: muri, filo spinato, telecamere di nuova generazione e controllo elettronico, droni, case di segregazione a tempo indeterminato, in luoghi desolati. Sappiamo che tanti migranti muoiono atrocemente di stenti o perché per varcare il confine vengono cacciati in situazioni mortali. Tutto lontano dalla vista e dalla vista della televisione di propaganda del partito del buon europeista democratico, la distopia fatta realtà. E così in USA: il presidente antirepubblicano non ha certo tirato giù il muro costruito dal predecessore.
Ciò che non viene fatto dalle destre viene fatto comunque dalle sinistre o da questa nuova categoria populista: 'i moderati', né di destra né di sinistra. Viene presentato come problema di ordine pubblico da correggere con la polizia e l'esercito, anche dall'ultimo Draghi il turco: Italia ormai al limite - "Basta arrivi, siamo al limite". Rubando la scena a Salvini.
Ma la cosa più incredibile è questa: ogni volta, ad ogni campagna di raccolta voti tra fascismi di destra e fascismi di sinistra, bisogna riprendere daccapo la storia. Ricordando anche che per qualcuno il Fini (e i missini confluiti poi nella pancia di Berlusconi 'il moderato' divenuto stabile alleato dei governi tecnici di unità nazionale moderati) è stato alla fine considerato dalle sinistre anch'egli un moderato, titoli: la svolta moderata, archiviando per sempre l'argomento del pericolo fascismo.
Tutti moderati. O moderatamente fascisti.
MB