Qui questa volta non si vota il meno peggio perché a guardarli bene sono tutti peggiori, per non dire del fatto che un tempo quel che mi muoveva davvero a votare era una specie di suggestione sportiva simile a quella che prende per il calcio, senza alcuna vera intenzione di volere il bene del paese, che già a dirlo è un'esagerazione, una considerazione eccessiva delle proprie possibilità, una specie di narcisismo. Sì, d'accordo, la democrazia, ma la democrazia ormai si è fatta apparato impenetrabile alla volontà popolare, anzi, quel che lei vuole, deve volerlo anche il popolo, chiamato a vidimare volontà già espresse precedentemente all'opinione degli elettori, altrimenti populisti. E poi io ho sempre meno opinioni da far valere, men che meno da sottoscrivere: la mia volontà è cosa risibile, pensare senza oneri e adempimenti è soddisfazione più grande.
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