Il mio Trenotte è speciale, più accelera e più accumula ritardo, dev'essere il noto effetto della dilatazione del tempo a velocità relativistiche, arriverò a destinazione che sarò più giovane di un mese, un mesetto e mezzo. Eppure si impegna, corre alla disperata scuotendoci forte come fosse colpa nostra, impossibile pisciare dentro il buco del water, è come centrare un imbuto a cento metri di distanza. Pare che infine siamo arrivati a Salerno, ma con due ore e dieci di ritardo, mantenendo una velocità costante c, ove c sta per chitemmuort, dovremo dilatare il tempo per altre due ore prima di arrivare a Paola. Eppure eravamo partiti bene, con cinquanta minuti di ritardo da Milano Centrale per via di certe verifiche tecniche eseguite al deposito della Martesana, eseguite così bene che manco abbiamo fatto in tempo a oltrepassare la linea del Po che già ci pregavano di passare al vagone accanto perché non funzionavano luci e riscaldamento. Insomma, Trenitalia non si smentisce mai, precisione Svizzera e tanto affetto, mi offrono bottigliette d'acqua e coperte calde, e un cestino di merendine nemmeno del Mulino Bianco, però è uscito il sole e mi rimborsano pure il biglietto, almeno ho viaggiato gratis.
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