Ma per esempio uno che legge d'abitudine Gadda, Flaiano e Savinio, non per vantarsi, ma per gusto, e poi si mette a leggere di manifesti di sardine, di grete, di ciwati, di calendi e altri giovani di belle speranze che in ordine sparso si sono messi in capo di salvare il mondo, e comprensivi di quelli che li sfottono sull'internet che non credano di scamparla, ma che deve pensare? Il deserto dei tartari indentro il cervello proprio (che povertà, che miseria).
non capisco perché sia così difficile considerare quello del politico un mestiere come ogni altro.
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