Continua la mia personale battaglia con il soliloquio di Macbeth dell'atto V, questo è più preciso e filante, nell’altra avevo commesso troppe leggerezze. Practice makes perfect.
“recorded time”. Il tempo che è stato registrato, il tempo che ci è stato concesso.
“poor player”. Nel senso dell’attore da poco, povero di talento.
***
“recorded time”. Il tempo che è stato registrato, il tempo che ci è stato concesso.
“poor player”. Nel senso dell’attore da poco, povero di talento.
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SEITON: La regina, mio signore, è morta.
MACBETH: Avrebbe dovuto morire poi; sarebbe venuto il momento per quella tal parola. Domani, e domani, e domani, s'insinua a piccoli passi di giorno in giorno fino all'ultima sillaba del tempo concesso; e tutti i nostri ieri hanno illuminato agli sciocchi la via che conduce alla polverosa morte. Spegniti, spegniti, corta candela!
La vita non è che un ombra che cammina, un attorucolo che si pavoneggia e s'agita per la sua ora sul palcoscenico, e poi non se ne ode più nulla. E’ una storiella raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore che non significa nulla.
Machbeth: She should have died hereafter;
There would have been a time for such a word.
Tomorrow, and tomorrow, and tomorrow,
Creeps in this petty pace from day to day,
To the last syllable of recorded time;
And all our yesterdays have lighted fools
The way to dusty death.
Out, out, brief candle!
Life’s but a walking shadow, a poor player
That struts and frets his hour upon the stage
And then is heard no more. It is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury
Signifying nothing.
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