Secondo il grande filosofo americano Charles Sanders Peirce nel mondo non esiste alcuna necessità e tutto è frutto del caso, una condizione che definisce con il termine “tichismo”.
La dea Tyche era la dea delle fortune terrene, degli uomini come delle città, quella con la cornucopia (Fortuna per i romani). Grosso modo l’altra faccia di Ananke, che era la dea della necessità. E però il caso, una volta accaduto (ci informano i linguisti che tyche ha nella sua radice il verbo “accadere”) risulta comunque un destino, il destino non prestabilito in precedenza ma somministrato arbitrariamente sul momento.
Inutile dire che a ben pensare questo caso, di cui noi contemporanei siamo più o meno tutti convinti, di fatto non si può dimostrare come evidente dalla semplice osservazione delle cose che accadono, quando una cosa accade lo fa per come accade, che sarebbe potuta accadere diversamente è un’ipotesi che nel concreto non è mai verificabile.
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