Fu troppo ottimista il Nietzsche a tendere la sua corda fra l'animale e l'Übermensch, la corda è tesa, sì, ma fra l'animale e l'Untermensch (e tutt'intorno, come previsto, l'abisso). L'Übermensch, colui che vive senza paracadute, è un progetto abortito, la genealogia della morale dimenticata e tutto perché la realtà è molto meno eroica di un'opera di Wagner, somiglia più a un'intemerata di Céline. Ancora vogliamo credere, ancora ci costruiamo rimedi e chissà per quanto ancora andremo avanti, altro che balzo evolutivo, qui siamo ben al di sotto delle aspettative, a quest'ora dovevamo già essere oltreuomini e invece stiamo ancora a incendiarci le scoregge. La vita è larga.
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