Non li reggo più i compagni di sinistra (o meglio quel che ne resta), è intervenuto un mutamento antropologico, una rivoluzione copernicana dello spirito a farmi abbandonare definitivamente la strada che portava al sol dell'avvenire, e questo è accaduto più o meno ai tempi della caduta del Berlusconi IV, lì realizzai che era tutto finito, lì compresi che proprio nel momento della resa del grande nemico la sinistra era rimasta senza argomenti, svuotata di ogni velleità residua: un guscio vuoto. Eppure per inerzia votai un'ultima volta Bersani e devo dire con poca convinzione valutando quella storia ormai al capolinea, vederlo oggi blandire i Cinque Stelle mi dà solo pena, ma guarda che mi tocca vedere io che l'avevo pure votato. Sarebbe dar loro troppa importanza scomodare i massimi sistemi, la lotta al capitalismo, la difesa dei lavoratori, qui siamo ormai alla strategia dello scazzo personale e nulla più. E così sia.
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