Bertrand Russell è stato una delusione per me, mi faceva simpatia, ma tira certi giudizi nella sua Storia della filosofia occidentale che fanno cadere il latte alle ginocchia. Prendi Schopenhauer (guai a chi me lo tocca), per lui si risolve in un caso di pessimismo, tutta la sua filosofia il frutto di una particolare disposizione caratteriale (perché fra ottimismo e pessimismo, dice Russell, non possiamo decidere scientificamente, ma valutare con un po' più di finezza sì, diremmo noi). E poi la sua etica della nolontà, un caso di cattivo razzolamento in quanto al nostro piaceva passare i pomeriggi al club mangiando bistecche: e quindi? E poi ha buttato giù una vecchia dalle scale (aridaje con la vecchia). C'è da dare ragione al Nietzsche quando si metteva a disprezzare gli inglesi con il loro ridicolo senso della morale, un po' più di intelligenza dal Russell la si poteva pure pretendere, pace all'anima sua.
Nessun commento:
Posta un commento