Nella Pascendi Dominici gregis, Pascendo il gregge del Signore, Papa Pio X condanna il modernismo ritenendolo la sintesi di tutte le eresie. I sedevacantisti ritengono che da Giovanni XXIII in poi siano stati eletti tutti papi illegittimi perché dando seguito al Concilio Vaticano II hanno abbracciato l'eresia del modernismo. Quali sono i tratti del modernismo? L'agnosticismo, la dottrina di origine kantiana per cui l'uomo è limitato al mondo fenomenico e Dio rimane irraggiungibile, Dio non può dunque essere oggetto della scienza o della storia, che devono mantenersi atee. L'immanenza vitale, cioè l'idea errata che la religione, non potendo provenire da una rivelazione esterna, abbia origine all'interno dell'uomo nella forma di un personale bisogno del divino. L'evoluzionismo, l'idea errata che anche nella religione tutto muta, i dogmi, la chiesa, il culto, i sacramenti, per adattarsi alle vicende storiche e alle necessità correnti. Questo vale in particolar modo per i dogmi, visti come sempre inadeguati e bisognosi di un aggiornamento continuo per mantenersi vitali nelle diverse realtà storiche. Da questo scontro apparentemente teologico si possono ricavare delle istruttive indicazioni: la modernità si è mangiata la Chiesa, e anche Pio X, nonostante le buone intenzioni, si trovava già a un buon punto della cottura. È una guerra persa. Se vogliamo metterla sul piano ontologico, la modernità è un processo necessario, come lo fu a suo tempo la cristianizzazione dell'Europa. Il cristianesimo, a sua volta, fu fattore modernizzante dell'antichità. Amen.
Pio X, vale a dire il papa analfabeta, secondo la definizione di Henry Wickham Steed (1871-1956), nel suo Trent'anni di storia europea (1892-1922), Edizioni di Comunità 1962, p. 240. Interessante anche il profilo del personaggio tratteggiato a p. 238, in cui Steed (non certo uno scribacchino come tanti della nostra epoca) spiega anche come e perché fu eletto papa il Sarto invece del card. Rampolla. Le trame di Francesco Giuseppe e del card. polacco di Cracovia Jan Puzyna (vedi la sua foto di costui su Wikipedia e già capisci di quale bandito si trattasse).
RispondiEliminaMa chi li legge più di questi libri?
Quanto alla tua affermazione che "Il cristianesimo, a sua volta, fu fattore modernizzante dell'antichità", personalmente andrei più cauto. Fu proprio la sua funzione sociale conservatrice e stabilizzatrice a favorirlo. A tale riguardo, tra gli altri: Salvatore Calderone, Costantino e il cattolicesimo, Il Mulino.
Refrain: ma chi li legge più di questi libri?
Lo mettessi tra virgolette quel "modernizzante" ti darebbe meno fastidio?
Eliminaperché la metti sul piano del "fastidio"? sono i miei commenti a recare "fastidio"?
Eliminasu un luogo comune, quello del cristianesimo fattore modernizzante dell'antichità, invito ad essere più cauto e più critico. al fine di non alimentare proprio tali truismi. non vi è nulla nella storia complessiva del cristianesimo che possa sembrare modernizzante, con e senza virgolette e ampia facoltà di provare il contrario. come del resto evinci anche tu, è solo negli ultimi decenni che il cristianesimo sembra (sembra) modernizzarsi, ossia adeguarsi ai tempi. tuttavia nella sua dottrine e nei suoi dogmi è rimasto intonso nella forma e nella sostanza.
Sarò troppo schematico e elementare ma mi sembra che il "bisogno del divino" sia in parte "personale", nel senso di ipotetico strumento per difendersi da fenomeni naturali incontrollabili: invecchiamento, morte, epidemie, carestie, alluvioni, siccità, terremoti e in parte "sociale": un mezzo dei ricchi per tenere sotto controllo i poveri con la promessa di un futuro radioso. E fin qui si tratta solo di irrazionalità e egoismo.
RispondiEliminaQuello che è patologico, e caratterizza la religione come malattia mentale, è la convinzione che il sacrificio serva a placare l'ira di un dio perennemente incazzato. E così bisogna tagliare la testa ai nemici o agli schiavi, sacrificare quanto si ha di più caro: fratello, figlio, vitello grasso, sprecare la vita richiudendosi in un convento, recitare inutili litanie, tutto per placare l'ira ingiustificabile di qualcuno o qualcosa che nessuno ha mai visto, e mai vedrà. Ma c'è bisogno di dogmi, dottrine, miti, favole per comportarsi in modo vantaggioso per la specie? Di tutto questo ciarpame fra un milione di anni non rimarrà nulla se non polverose rovine a disposizione di neo-dinosauri con predisposizione alle ricerche archeologiche.