Il feretro del papa arriva a Santa Maria Maggiore caricato sopra un Dodge Ram Pick Up come una comune cabina doccia tra due ali di carabinieri motorizzati tronfi e impettiti come tanti Otelli Celletti. Non allevia la volgarità della situazione la nozione che si tratta di un veicolo usato, "allestito come papamobile per il suo viaggio in Messico (valore di mercato di poco superiore a 15mila euro)", anzi, la peggiora. Wojtyla non gradiva la definizione papamobile, la trovava indecorosa (come del resto è indecoroso dismettere la sontuosa sedia gestatoria per un comune veicolo industriale). A partire dal 1975 Papa Paolo VI si mostrò più volte in piazza San Pietro a bordo di una Toyota Land Cruiser utilizzata in occasione delle celebrazioni per il Giubileo. La Fiat Campagnola che aiutò La Madonna di Fatima a deviare il colpo mortale destinato a Wojtyla. La Graham-Paige type 837 nera con la quale Pio XI interruppe l'isolamento volontario entro le mura vaticane. Macchine che hanno fatto la storia e tuttavia volgarizzano l'immagine del Vicario di Cristo in terra. Perché non su una moto, o in sidecar? Se non a piedi, che almeno i papi vengano trasportati come tabernacoli.
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