Ahimè i tentativi di trasformazione della società portano sempre con sé un che di violento, anche quelli commessi in buona fede. Il mondo cambia benissimo per conto suo anche se poi facciamo a gara per intascarcene i meriti. C'è sempre un che di dispotico nella volontà di cambiare il mondo, le rivoluzioni non saranno un pranzo di gala ma i pranzi di gala fanno spesso da preludio alle rivoluzioni. Nella mia irrilevanza sono più per i piccoli atti di gentilezza ma non mi aspetto che possano cambiare il mondo, se me lo aspettassi diventerei uno di loro, uno di quelli che fanno apostolato delle loro belle virtù. Ma per fortuna io il mondo non lo posso cambiare.
Il cambiamento è un'opera collettiva dove ognuno recita una piccola parte. Spesso senza saperlo.
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