Trascorsa la notte in angosciose consulte, don Abbondio delibera di guadagnar tempo tirando per le lunghe, s'è ormai vicini al periodo proibito per le nozze (il primo dei quali cade dalla prima domenica dell'Avvento al giorno dell'Epifania) e intende trascinar gli sposi nella palude dei cavilli speciosi.
Lorenzo, detto Renzo, si reca dunque dal curato con la baldanza dello sposo che quel giorno convolerà con la morosa (aferesi lombarda di 'amorosa') ma qui trova un don Abbondio tutt'altro dell'umore che subito attacca ad avanzargli delle scuse: che non si sente bene, che non si può, e poi, e poi, e poi… c'è degli imbrogli. "Quali imbrogli?" dice uno sbalordito Renzo raccogliendo a tulipano le cinque dita della mano destra; "C'è da far delle indagini per vedere se ci sono impedimenti", risponde irremovibile don Abbondio. A questo punto Lorenzo, che era giovane forse un po' genuino ma a cui non faceva difetto carattere e intraprendenza, individuata in Perpetua l'anello debole del busillis, svolta in giardino sottoponendola a un fuoco di fila di questioni. Perpetua resiste eroicamente e solo dopo molto cavar di bocca si lascia scappare che di mezzo c'è dei prepotenti. Tornato in fretta dal curato, sotto minaccia di fare uno sproposito, Renzo si fa confessare il nome del ribaldo: è Don Rodrigo. A Don Abbondio, stremato dalla paura, vien la febbre nervosa, Renzo si fionda a casa della sposa covando cupi pensieri omicidi e il dubbio angoscioso di un tradimento di Lucia.
L'ignara Lucia, da par suo, è in procinto di farsi vestire dalle damigelle, vergognosa e pudica si schermisce facendosi scudo alla faccia con il gomito, riottosa a tante attenzioni: "portava un bel busto di broccato a fiori, con le maniche separate e allacciate da bei nastri: una corta gonnella di filaticcio di seta a pieghe fitte e minute, due calze vermiglie, due pianelle, di seta anch’esse, a ricami"; e oltre a questo, era guarnita dell'ornamento quotidiano di una modesta bellezza. Messa rapidamente al corrente dallo sposo dell'accaduto, Lucia per poco non sviene, si provvede dunque a mandar via le donne e i due rimangon soli con Agnese: che fare?
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