Insegnano la vita di Socrate a scuola, di questo eroe della verità che fu ucciso per via delle sue idee che instillavano il dubbio nell'uomo incontrato per la strada, e poi fanno tutto il contrario: partono dall'idea di verità che più li accomoda e poi ci fondano sopra le loro prediche. Umberto Galimberti, per esempio, ma come lui tanti altri, come per esempio quei cento professori che hanno firmato un appello contro il povero Agamben, che a prescindere dal torto o dalla ragione avrebbe almeno il diritto di dire la sua senza essere ostracizzato dalla polis, cos'hanno capito di Socrate questi professori solo dio lo sa, qualora esistesse. È una situazione che somiglia molto a quella congiura dei mediocri di cui parlava il sempre acuto Schopenhauer che immaginiamo anche lui ormai definitivamente liquidato per via delle sue inappropriate opinioni sulle donne.
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