É passato il messaggio, fuorviante, che chi non è vaccinato sia contagioso a prescindere, untore per antonomasia, e per contro che chi ha il green pass sia dotato automaticamente dell'immunità per decreto universale: le cose non stanno così. Questo accade quando il calcolo politico sopravanza il dato scientifico proprio con la connivenza di quella scienza che a paroloni si vorrebbe costituisse la vera guida. Il non vaccinato è un pericolo per la società; il vaccinato è medaglia d'oro al merito civile. Non è così ma fa comodo pensarlo, è uno schema semplice che capisce anche un bambino. Gli schemi semplici vincono le battaglie, quelli complessi le perdono. Basta fare leva sulla paura: vittoria assicurata. Aggiungici anche la polarizzazione politica, illuminati di sinistra contro populisti di destra, e il gioco è fatto, il messaggio viene amplificato mille volte con la forza delle masse. Oltrettutto i vaccinati dimostrano una schizofrenia evidente sentendosi a tratti più che immuni con certificato di benemerenza e dall'altro temendo più di tutti di essere contagiati dai novax. Il coperchio è saltato, le istituzioni soffiano sul fuoco. E comunque io ho il green pass, ma la cosa non dovrebbe riguardare, excusatio non petita (come Catone la frase andrà ripetuta alla fine o all'inizio di ogni discorso: Ceterum censeo Carthaginem esse delendam, con il virus al posto di Cartagine).
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