sabato 23 ottobre 2021

Nuova democrazia

La pandemia ci avvicina un po' al modello democratico cinese, un panopticon in cui ogni detenuto è anche il sorvegliante entusiasta del suo prossimo. La democrazia cinese non ha bisogno di elezioni perché il governo risponde esattamente ai bisogni del popolo e il popolo è convinto che quei bisogni gli corrispondono, la democrazia occidentale in tempo di pandemia mantiene l'uso delle elezioni ma di fatto non concede altro che una sola soluzione obbligata, chi detiene il controllo dello stato emergenziale ha anche il potere di dosare il grado di libertà concesso al cittadino sulla base di parametri che egli stesso via via stabilisce. Ma forse questo è il nuovo senso della democrazia e noi dovremmo farci semplicemente l'abitudine.

6 commenti:

  1. che fai, mi diventi Agambenian-Schmittiano pure tu? :)

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    1. Ah non so, io penso per conto mio, anche perché mica gli ho letti gli agamben schmittiani, che dicono di bello? mi faccia un excursus.

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    2. che essendo sovrano colui che governa sullo stato di eccezione, piu' restringi il campo e di conseguenza piu' eccezioni crei, piu' opzioni ed ampiezza ti dai ad esercitare la tua sovranita'

      piuttosto, il candidato dovrebbe esprimersi sugli ultimi mantra del dibattito post-strutturalista/antagonista - il neoliberismo, l'antropocene, il capitalocene estrattivo etc.: tutti i Suoi lettori ne sarebbero entusiasti, mi creda

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    3. Sul ragionamento attorno allo stato di eccezione non vedo errori e nemmeno vergogne, perché pare che parlarne sia disdicevole: perché quel "mi diventi pure tu", spiegatemi. Di chi governa lo stato di eccezione ci dobbiamo solo fidare della sua buona fede, ma io non voglio credere, voglio ragionare.

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  2. Ci sarà sempre qualcuno che non so adeguera'mai. Per fortuna.

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