Gli uomini, un giorno, se avranno l'accortezza di sopravvivere a se stessi, sceglieranno un modo di integrarsi biologicamente ai dispositivi elettronici, i quali a poco a poco si modificheranno diventando veri e propri organi essi stessi, la memoria e tutte le abilità che costituiscono l'individuo verranno trasferiti in questi organismi più che biologici i quali si replicheranno da sé con l'efficienza dei virus modificando il concetto stesso dell'umanità che si svilupperà nel senso di una coscienza diffusa, oltre l'individualità, verso una rudimentale forma di eternità. A quel punto cesserà ogni bisogno di violenza e le residue pulsioni distruttive confluiranno nel pozzo inerte di una dimensione inespugnabile, in cui nessuna azione, per quanto malevola, potrà annientare la coscienza dell'essere. Un giorno, forse.
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