In realtà la gente corrisponde al bisogno di limitare la libertà anche con un certo entusiasmo, perché è tutt'altro che naturale voler essere liberi, anzi è il contrario. Le comprovate esigenze di sanità pubblica sono solo le ultime in ordine di tempo di una lunga serie di occasioni che vengono offerte a questo intimo desiderio di normazione che l'uomo si porta appresso da sempre come il suo naso. Si troveranno sempre degli uomini ben disposti verso le regole, sentirsene parte li gratifica. Che la regola poi porti a un reale beneficio è un fatto puramente occasionale, quel che conta è il fascino che suscita. Appassionano le regole, gli uomini ci vedono sempre di più di quel che contengono, un tempo ci vedevano magari la volontà di Dio, poi quella del popolo, oggi magari la verità scientifica. Non finirà mai questa storia.
In generale non so se sia proprio gratificante ciò che deriva dall'osservanza delle regole: spesso si ubbidisce con sotterranea acrimonia.
RispondiEliminaSocrate si lascia avvelenare per rispetto di un ordinamento giuridico considerato indispensabile al funzionamento della società, una società che non è composta solo da saggi. ll buon anarchico sa dettarsi autonomamente le norme necessarie anche al bene comune, ma è suo malgrado confinato in una bella utopia non troppo condivisa.
L'anarchico insegue l'impossibile, si dà quasi più norme lui del cittadino comune che segue le leggi fintanto che non ne può fare a meno
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