sabato 28 luglio 2012

Questa peculiarità del carattere italiota di festeggiare discipline sconosciute ogni quattro anni per poi dimenticarsene nei lunghi intervalli tra un'olimpiade e l'altra la dice lunga sulla nostra essenza di sportivi. In Svizzera, vincessero i mondiali di lancio dell'emmentaler, innalzerebbero monumenti ai caseifici, qui da noi siamo tutti eroi per un giorno e poi ci passi pure sopra l'oblio, c'è gente che ha fatto l'olimpiade e oggi svuota i pappagalli nelle case di riposo. Siamo campioni olimpici nel tiro con l'arco a squadre, quando la nazionale di calcio verrà eliminata ai quarti dei prossimi mondiali dalla Cina Taipei ricordarsi di rinfacciarglielo.

7 commenti:

  1. E non vedo l'ora di esultare ad ogni vittoria di quella specie di gioco di bocce dove poi si scopa per terra, ha un nome inglese, che epica dei nostri tempi!

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  2. MI PREOCCUPI, ANCORA POCHE ORE E AVVERTO LA P.C.

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    1. Ho detto tutto quello che avevo da dire, per il momento sono a posto. Facciamo prima se mi dici cosa vorresti sapere d'altro di me, dico sul serio e senza sarcasmo.

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    2. Tipo un'intervista, a domanda, rispondo.

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  3. era semplicemente per un certificato di esistenza in vita tra blogger, dico con un po' d'ironia

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    1. Forse sono sembrato sgarbato invece il tono sarebbe voluto essere disarmante. Mi mancano ancora un sacco di cose per essere felice, oppure una sola, e in questo momento preferisco non dire nulla perché altrimenti inizierei di nuovo a stare male.

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  4. ti capisco più di quanto forse tu non possa credere, ma appunto per questo non ho consiglia da darti se non quello che la risposta la devi trovare da solo (o in stretta compagnia, ma allora sei già a un passo dalla risposta)

    ciao

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