Bisognerebbe avere la pazienza di aspettarle le sbandate, di avere la pazienza di andare oltre lo struggimento iniziale e attendere fiduciosi il futuro, di aspettare che i cadaveri passino trascinati dalla corrente, sicuri che il tempo uccide ogni cosa. Quando ad esempio ti scade una persona e ti rendi conto, quasi euforico, che l'hai scampata bella. Basta uno sguardo, un attimo risolutore, e in quello sguardo, passata la delusione iniziale, ti si aprono nuovi ponti verso la serenità. Sta rincasando ora un'inquilina, pare mezza ubriaca, non si capisce se in compagnia di qualcuno o qualcosa, la sento solo ridere (verosimilmente ha fumato), se nessuno la raccoglie probabilmente domani la insaccherò io nell'umido. Il suicidio è frustrante, come un cannibale che non può mangiare due volte la stessa persona.
Il suicidio è frustrante, come un cannibale che non può mangiare due volte la stessa persona.
RispondiEliminaQuesta me la segno. Tu intanto vai avanti così, che stai facendo un ottimo lavoro.
Sì, ma al costo di mangiarmi.
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