mercoledì 27 giugno 2012

Finite le lacrime è rimasto un grumo, il corpo cavernoso, un sollievo che conduce alla rabbia, alla volontà di potenza ma senza la possibilità di potere. La mia malmostosità sta raggiungendo livelli di guardia, la devo gestire bene, è tutto quel che mi rimane. Qualcuno più perspicace di altri mi dice: impossibile, sei tu che non ti vuoi far prendere. Io rimango un po' interdetto. Le coppiette, vogliamo parlare delle coppiette? Forti della loro messa in scena di vita coniugale pontificano sui rimedi alla solitudine, consigliano, filosofeggiano sul tuo corpo ferito, si prendono la licenza di compatirti, ma non hanno ben capito chi hanno davanti, lei non sa chi sono io e in fin dei conti non riuscirebbe nemmeno a capirlo... l'impossibilità di ottenere giustizia. Ecco, appunto, la giustizia, altro tòpos delle nostre vite di illusi, ma quando mai prentendi di ottenere giustizia, che cos'è? Ma quale bacato concetto dell'armonia ti hanno messo in testa i greci, proprio loro che finiranno per uscire dall'euro? Ma una vita può benissimo sfuggirti di mano, non c'è un nume tutelare, un consiglio superiore della magistratura celeste che distribuisce equamente le gioie e i dolori, non c'è. Prenditi quello che ti spetta, se puoi, e se non puoi cambia strada, altri rimedi non ce ne sono.

2 commenti:

  1. adesso ti servo io:

    http://soundcloud.com/fandeathrecords/sets/pleasure-leftists-pleasure/

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  2. Finalmente un intenditore, daje cazzo

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