E' un'illusione la solitudine, una suggestione, come il caldo, come il sentirsi bagnati quando si è asciutti, è una grandezza percepita. L'infelice e l'impassibile sono la stessa persona, basterebbe avere solo la forza sovraumana di ignorare i sintomi e percepirne per tempo le avvisaglie, e scacciarla via come si allontana qualcosa di estraneo che non ci appartiene. E' forse una gara tra noi e loro? Buona parte della solitudine mi ricade addosso per l'invidia, smettere di invidiarli e ristabilire l'autostima mi aiuterebbe a rientrare nei ranghi. Poi, come incoraggiamento, avere per le mani un corpo, un aggeggio, una fantasia o qualcosa di simile per avere l'illusione di essere in due oppure per dimenticarsi proprio di esistere.
La percezione della solitudine dipende tantissimo dal posto in cui ci si trova. Ci sono posti in cui la solitudine ce la si gode, dove andare a mangiare da soli al ristorante è una pacchia e non ci si preoccupa di apparire degli sfigati solitari. Ce ne sono altri in cui è pesante e intollerabile, dove senti tutto il grigiore attorno e ti viene l'ipocondria. Conosco un posto in cui la solitudine è la condizione naturale e il tempo scorre così rapido mentre ti masturbi che se ti distrai diventi vecchio senza accorgerti. In un altro la solitudine è insopportabile, ma in quel posto è facile raccattare per strada qualche balordo con cui stare insieme.
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