domenica 31 agosto 2025

La guerra come forma di intrattenimento, con la scusa dell'approfondimento si danno appuntamento sui social, ricchi ospiti e cotillon (cappello a cono e trombetta di carta): le ultime sul diritto di Israele. Cambio scenario, il terrorista dal cuore d'oro: rilascio di ostaggi in diretta tv, c'è posta per te, grazie per aver soggiornato presso le nostre strutture e succhino di frutta in omaggio (mangia che sei deperito). L'uovo e la gallina, viene prima Israele o la Palestina? Offensiva Carri di Gedeone: «Madian fu umiliato davanti agli Israeliti e non alzò più il capo; la terra rimase tranquilla per quarant’anni, durante la vita di Gedeone» (Giudici 8, 28). Umiliare e punire.

sabato 30 agosto 2025

La piaggeria sfacciata della stampa tutta nei confronti di Sinner, per cui anche un dito infilato nel naso è un gesto da campione, fa venir proprio voglia che perda male e pure rovinosamente, salvo poi pentirsi se accade per davvero perché in fondo siamo uomini deboli, nemmeno capaci di essere cattivi fino in fondo.

Insisto fallocentricamente a dipingere nudi femminili prima dell'avvento del proibizionismo, sperando che possano un giorno acquistare quantomeno un valore storico-documentaristico, come gli affreschi di Pompei.

Falce e il martello sono diventati obsoleti come la macchina a vapore, il proletariato, già rimasto senza prole, è rimasto pure senza simboli, forse la soma griffata del rider che tiene in caldo le pizze corrisponderebbe più alla realtà di oggi, ma pure lei è di passaggio, come ogni cosa soggetta al logorio del tempo e alla rapida secolarizzazione dei simboli della lotta di classe. Falce e martello chi li ha usati mai? La mia prima falce l'ho usata qui per sfoltire l'edera, l'ho guardata come una reliquia, tu, simbolo del proletariato, antico strumento di lavoro, invenzione dell'uomo, come la ruota e le punte di selce. Oggi una falce pieghevole multiuso per giardinaggio e diserbo la trovi su Alibaba a 14,99 €, assemblata da proletari cinesi che smessa la tuta di lavoro assomigliano in tutto e per tutto a comuni utenti di Instagram e di TikTok, con tanti cari saluti a Marx ed Engels.

venerdì 29 agosto 2025

 Il Pd: 'Azione bipartisan anti-sessismo'. Si muove il governo.

«E tuttavia, d’altra parte, ciò che bisogna dire, e che tutti sanno del resto, è che buona parte delle fantasie sessuali sono irregolari o illegali. […] Se gran parte di questa materia deve essere considerata materia puramente criminale, allora gran parte del sistema sarebbe un sistema criminale. Non credo che ci sia nessuno in quest’aula [...] che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario a quanto affermo: presto o tardi i fatti si incaricherebbero di dichiararlo spergiuro».

[a chi coglie la citazione in premio un lecca-lecca]

Adesso non si dice più burrasca, adesso si dice "downburst": Downburst nella notte, allagamenti ad Arezzo. A riscaldamento globale corrisponde linguaggio globale. Il downburst è più drammatico, tira giù anche gli aerei. In passato noi non si sapeva di essere vittima di downburst, ci si ingegnava con termini più volgari quali per l'appunto burrasca, buriana, tempesta, temporale, più poetico fortunale, ma niente di scientifico come downburst. Del resto la gente, appena gli si dà l'opportunità di apparire più international, ci si butta a capofitto, come le signore che un tempo pronunciavano beige e marron dalla merciaia atteggiando la bocca a cuoricino (ci sono pagine de L'Adalgisa molto gustose a tal proposito). Per esempio, appena un Berlusconi fa eravamo tutti impicciati con lo spread: cusa l'è 'sto spread? E giù a spiegare alla signora che si trattava del differenziale di rendimento tra BTP decennali italiani e quelli di eguale durata tedeschi, e perché proprio i tedeschi e perché l'aumento del rendimento era cosa da considerarsi negativa e non invece positiva, e perché tutto 'sto rebelot di spread aveva fatto cadere il governo. Oggi è effettivamente più probabile che un governo possa cadere per downburst, specialmente se accompagnato da gocciolamento d'acqua dal lucernario di Montecitorio.

Il pensiero marxista è stato anche un grande sogno di ingegneria antropologica in assenza di Dio, modellare, liberale l'uomo dalle sue catene, accomodare oltre che il suo corpo anche la sua anima, che non esiste, è vero, allora la si chiama "coscienza". Rapporti di produzione più sani producono coscienze più sane. Fanno però capolino inquietudini interiori che precedono la realtà materiale, la coscienza non si placa, non c'è NEP o piano quinquennale che tenga. Allora i cinesi, gente pratica, si danno al capitalismo di Stato, con quale danno per le coscienze è a tutt'oggi da quantificare. Non si è ancora trovata una realtà materiale in grado di produrre coscienze felici.

I telegiornali, specificando che sono morti quattro bambini, vogliono dirci che la gravità dell'attacco è davvero grave, come se invece la morte di quattro persone adulte, dopo tre anni di guerra, fosse ormai da ascrivere all'ordine delle cose. Il vero guaio è quando anche i bambini, ahimè, non bucano più la soglia dell'attenzione, lì il sovraccarico informativo ottiene l'effetto contrario, e invece della massima attenzione produce assuefazione, indifferenza, cambiamento di canale. Mille servizi che si palleggiano tutti le stesse notizie non informano, stufano.

mercoledì 27 agosto 2025

Conversazioni con l'intelligenza artifiziale

L'intelligenza artifiziale mi invitava a chiederle qualcosa, ho risposto di no, seguiva elaborata elaborazione di quel "no": "scusa, non ho capito, puoi ripetere?". A domanda precisavo: tu mi hai detto "chiedimi qualcosa", io ho risposto "no". Seguiva elaborata elaborazione in cui si chiedeva, tra se e se, se ci fosse dietro un indovinello o un qualche trucchetto logico scomodando addirittura il paradosso del mentitore, seguiva breve spedizione perlustrativa su facebook, su instagram, su wikipedia, su reddit e sulle principali sezioni dell'enciclopedia britannica, niente, dopo 1 minuto e 27 secondi raggiungeva finalmente l'illuminazione: "Ah, adesso ho capito! [Eureka!] Sembra che io ti abbia chiesto 'chiedimi qualcosa' e tu mi abbia risposto semplicemente di no, forse non sei nel mood per una conversazione, ma se ti venisse in mente qualcosa sono sempre qui a tua disposizione". "Bene", le rispondevo allora io rabbonito, "potresti grattarmi il naso?" Quella riattaccava a smacchinare compulsando alla disperata l'enciclopedia britannica in cerca di informazioni sul prurito al naso dopodiché mi rompevo le palle e aprivo La Gazzetta dello Sport.

La sapete l'ultima? La Francia sta in bancarotta, cioè, fino a ieri doveva prestarci le testate nucleari, oggi rischia la fine della Grecia. Va be' che a prestar ascolto ai giornalisti ogni giorno è l'ultimo dell'umanità, magari stanno 'na 'nticchia esagerando. Be', que sera, sera, whatever will be will be, si on doit le prendre dans le cul, on le prendra. Putin s'affretti o non gli rimarranno manco i croissant freschi con la spremuta.

lunedì 25 agosto 2025

La stimabile scienza, che tuttavia si vorrebbe trionfante su ogni altro tipo di conoscenza, racchiude purtroppo nel suo intimo un'urtante verità: non ci può garantire l'ultima certezza, per essere scienza deve essere aperta al dubbio, all'incertezza, pena la sua trasformazione in metafisica (il grande spauracchio della scienza è la metafisica, è la kryptonite del super-uomo scientifico, il nemico giurato del suo superpotere). E quindi proprio quando ci attacchiamo a lei per spillarle le ultime certezze, quella ci respinge come una madre spietata e ci dice no, io sono il dubbio, il dubbio è il mio superpotere, da me non avrai certezze. E di conseguenza noi non sappiamo più dove attaccarci.

Il 99,9% degli studi concorda: la crisi climatica è causata dall'uomo.

Non mi esprimo sulle cause della crisi climatica, non sono uno scienziato, piuttosto mi dà fastidio - ma è un fastidio marginale, che non compromette comunque il mio basilare rispetto per l'ambiente - questa insistente campagna mediatica di persuasione che sa un po' di totalitarismo, però in questo caso totalitarismo dei buoni, ça va sans dire, che nessun totalitarismo si è mai dipinto come cattivo. Il totalitarismo, a differenza dell'autoritarismo, mira a conquistare anche il cuore e le menti, vuole essere ossequiato, eliminare se possibile anche il residuo 0,1 di germi resistenti. C'è un famoso principio epistemologico, se volete pure lui contestabile, che afferma che solo se una teoria è potenzialmente confutabile è scientifica. Mi pare quantomeno un buon principio di prudenza, per evitare che la scienza si metta ad inseguire lo Zeitgeist del momento dimenticandosi del suo metodo e della sua missione (sappiamo come funziona, tendono a proliferare quegli studi che hanno più possibilità di ottenere visibilità, mettendo così in moto un deleterio meccanismo auto-confermativo).

 Il 99,9% degli studi concorda: la crisi climatica è causata dall'uomo.

"Quando un disinfettante elimina, ad esempio, il 90% dei batteri in un minuto, il numero rimanente si riduce ulteriormente, ma mai del tutto, perché una percentuale residua sopravvive a ogni ciclo di eliminazione. Dopo un minuto, resta il 10% dei batteri originali, poi l'1%, e così via. Questo processo impedisce di raggiungere il 100% di eliminazione, ma consente di ridurre drasticamente il numero di germi. Questo è dovuto alla distribuzione casuale dei microbi e alla resistenza naturale di alcune cellule, che rende impossibile eliminare tutti i microrganismi con un singolo trattamento" (da Focus.it)

sabato 23 agosto 2025

Quando si filosofeggia si parla sub specie aeternitatis, quando si tifa sub specie temporis, il guaio è che tutti parlano sub specie temporis anche quando si danno ai massimi sistemi, e il casino che ne consegue è sotto gli occhi di tutti.

La pace che dovrebbero fare i russi con gli ucraini, gli israeliani con i palestinesi, la si vorrebbe come una specie di filmone hollywoodiano, di quelli con il bel finale edificante, in cui i personaggi, dopo esserci prodotti in spettacolari sparatorie e inseguimenti di tutti i tipi, incluse pirotecniche piogge di missili e mirabolanti sabotaggi di condutture sottomarine, guardano con rinnovata speranza la linea dell'orizzonte con l'espressione tonta improntata al massimo trionfo del bene, ci riescono solo gli americani, ma solo ed esclusivamente nei film. Non esiste una pace così nella realtà, nella realtà la pace si produce quando uno delle due parti si ritrova completamente sderenata, senza sderenamento è una pace incompiuta, che non ha ancora esaurito tutta la sua carica di violenza, e infatti di solito riparte. Dura lex sed lex.

Tutto perché alla filosofia non si riconosce più un'utilità teoretica, questa appaltata ormai alla scienza, unica in grado di spiegarci la realtà, così, per restituire alla filosofia una qualche utilità, la si diminuisce a riflessione socio-politica, con la missione di creare valori morali e avallare scelte politiche. Così i programmi si riempiono di filosofi chiamati a rispondere, in qualità di esperti, dei costumi politici e della società, con il compito di ammonirci sulle guerre, di produrre diritti umani e condannare forme di governo ed epoche storiche. Ma la filosofia è più grande. La filosofia è in grado di sottoporre a giudizio i principi su cui si fonda la scienza, cosa che la scienza in effetti non può fare, il fatto è che ha perso fiducia nei suoi mezzi e se ne sta ora in disparte come una vecchina che teme il biasimo e la derisione dei suoi figli.

I desideri, i nostri bisogni, si trovano spesso alla base delle riflessioni filosofiche, esse tuttavia nelle loro conclusioni non devono per forza tenerne conto, al contrario, a volere per forza far concordare bisogni e conclusioni si finisce di solito per andare fuori strada. Ecco perché si dice che la riflessione filosofica è essenzialmente descrittiva e non prescrittiva (nel caso prescriva, porsi almeno il problema se sia davvero necessario).

"è essenziale assumere l’atteggiamento della contemplazione pura e proporsi di indagare, non di prescrivere. [...] La virtù non si insegna più di quanto non si insegni il genio […] Sarebbe dunque sciocco aspettarci che i nostri sistemi morali e le nostre etiche possano produrre uomini virtuosi, nobili e santi, come lo sarebbe aspettarci che le nostre dottrine estetiche possano produrre poeti, scultori e musicisti” 

Il mondo come volontà e rappresentazione, Libro IV, paragrafo 53

Pretendere dalla filosofia l'ammaestramento morale, il "come agire", è lo stesso che insistere a cercare i significati nei quadri.

mercoledì 20 agosto 2025

Uccelli da voliera

Un certo progresso materiale, è vero, cosa benemerita, implica però tutta quell'ideologia babbea fatta di fiducia negli strumenti della scienza, di inseguimento di virtute e canoscenza, di presunzione di governare i processi climatici, di produrre infinitamente accessori tecnologici che accomuna sia il pensiero woke che quello mercantilista e conservatore; non si può uscire da questa ideologia perché abbraccia oramai tutti i quattro cantoni dello spirito umano: l'homo technologicus è un babbeo, per tanto che sia scienziato, per tanto che sia esperto, finché crede di risolverla con la tecnologia rimarrà sempre un babbeo. Ma lo dico bonariamente, senza particolare acrimonia, perché in fondo lo siamo tutti, noi di questa epoca, dei babbei tecnologici, forgiati nella fiducia delle possibilità umane, è una malattia che viene da lontano ed è peggiorata con l'avvento della società industriale, non ci possiamo fare niente. Ci siamo proprio intrappolati in questa uccelliera, svolazzanti qua e là per darci arie di sparvieri.

Forse è richiesta fin troppa modernità alle persone, di capire sempre tutto, di essere sempre aperti e comprensivi, finché pure la comprensività finisce per richiudersi in se stessa e non ammettere altro che apertura e comprensione; e allora io non comprendo più, mi tengo le mie avversioni e le mie idiosincrasie, magari me le tengo solo per me, senza farne un manifesto politico (non mi piace più il progresso, si è fatto troppo prepotente, ma non per questo fonderò il partito dell'età della pietra).

martedì 19 agosto 2025

 Cos'è successo a Sinner? Dal cibo all'aria condizionata, quale può essere la causa del malore?

Dramma Sinner, l'Italia sotto shock: che cos'è la febbre e come si combatte. I consigli degli esperti: evitare l'aria condizionata e fare attenzione agli sbalzi di temperatura. Perché è consigliabile la vecchia e cara maglietta della salute. Il compagno di classe diventato medico: «Qualche volta rimaneva a casa per la febbre». Nei prossimi giorni nuovi esami a Montecarlo, i messaggi di Papa Leone e del mondo politico: «ritornerai più forte di prima». (nel pomeriggio Sinner ha mangiato un gelato al pistacchio: la storia del pistacchio, che cos'è il pistacchio e perché ci piace così tanto, l'oro del Medio Oriente conosciuto già dai Romani, l'ex: «era il suo gusto preferito», la città di Bronte gli dedica una statua, il sindaco: «lo invitiamo alla Sagra del Pistacchio che si terrà dal 10 al 12 ottobre e dal 17 al 19 ottobre 2025, per noi sarà un onore», ecc. ecc.).

Che bella l'estate italiana, i gerani alle finestre, il basilico al sole, morto stecchito, perché anche per il basilico, il sole, quando è troppo è troppo, e il desiderio frustrato di farci il pesto, che non ne mangeremo di fresco fino all'estate prossima, divinità del basilico permettendo. In compenso ci crescono rigogliose le piante più inutili, tipo le calancole che non fanno più fiori e l'erba misera che ha il colore cianotico di certi nasi essiccati di faraoni, buonanime. La natura, a un certo punto, bisogna lasciarla fare quel che vuole, inutile accanirsi.

lunedì 18 agosto 2025

Zelensky in abito nero nello Studio Ovale, via l'uniforme militare: gesto di distensione

Presentavasi, il nostro, all'incontro risolutore coll'amico suo duce (duce qui in senso di condottiero, democratico, democraticissimo!, che non vorremmo mai dispiacere gli amici atlantisti), con una giacchetta nera su camicia nera, forse una cravatta, anch'essa nera, o forse una cravatta dipinta, ma solamente nei sogni di alcuni daltonici giornalisti, affetti di sicuro da emeralopia, perché gli avevano detto di vestire questa volta elegante, in abiti civili, se così si può dire. Ma lui, che tuttavia conservava dentro di sé un malanimo da slavo, gli aveva voluto far andar di storto pure quella raccomandazione che sapeva tanto di ammonimento e si era risolto per quel completo corvino, scuro in volto e nero come una cornacchia, in alternanza con la sua amica di Strasburgo, la quale, diversamente, insisteva elisia su certe sue nuances da pasticcino viennese, con le permanenti a guarnizione, a mo' di zabaioni (le giacchette bleu invece su camicetta gialla, a significare armocromatica vicinanza alla causa). Il gambetto del Volga.

domenica 17 agosto 2025

Sento che ci siamo incartati noi della modernità atea e relativista, noi, aedi dei diritti umani e civili, stiamo velocemente svaporando nell'effimero senza per altro poter contare su una tradizione alla quale fare ritorno come dei figliol prodighi, niente a cui ritornare e niente verso cui andare. Dicono che sia la crisi di noi contemporanei, sempre a cavallo tra due mondi, sospesi nel passaggio tra la potenza e l'atto di un'epoca che non vuole tramontare e di un altra che tarda ad albeggiare, dura quantomeno da un secolo. Dato per morto il dio trascendentale, ci affidiamo a quello tecnologico, ammazziamo il tempo coi nostri aggeggini, ormai c'è più gente che vive nell'attesa del nuovo modello che nell'attesa del nuovo messia. Ultimo culto in ordine di apparizione: l'intelligenza artificiale. Compito dell'intelligenza artificiale quello di ruminare tutta l'imbecillaggine umana attuale per elevarla artificialmente a livelli di imbecillaggine mai raggiunti prima: il pesce puzza dalla testa e l'intelligenza artificiale impara che quello è l'odore genuino della realtà.

Pippo Baudo, per noi della nostra generazione, è stato il mondo e la sua rappresentazione, la Volontà generatrice del genere nazional-popolare, il varietà fatto con l'orchestra, i balletti e gli ospiti, e pure il festival di Sanremo che si fa oggi segue il format inventato da lui, una cosa di per sé già orrida a cui oggi è stata semplicemente aggiunta a guarnizione la scatologia dei social. Piaccia o non piaccia, noi siamo i figli di Pippo Baudo: fathers are not chosen, they happen.

sabato 16 agosto 2025

A proposito d'erudizione e di scienziati

Il grosso pubblico colto cerca benessere e divertimento, perciò scarta quel che non sia romanzo, commedia o poesia. La volta che eccezionalmente decide di leggere per istruirsi, il pubblico aspetta prima l'autorizzazione di coloro che "se ne intendono" e possono dire se nel dato caso si tratti realmente di cose istruttive. E per il pubblico quelli che se ne intendono sono gli specialisti [...]. [la scienza] è per loro "una brava vacca che li rifornisce di burro"

Parerga e Paralipomena, A proposito d'erudizione e di scienziati

lunedì 11 agosto 2025

Per una fazione sono combattenti in lotta per la libertà di un popolo, per l'altra terroristi, e così, come si è visto, anche negli altri conflitti: per uno liberatori, per l'altro invasori. Sono presupposti che non portano a nessuna giustizia, almeno finché si presuppone che uno debba avere ragione: hanno entrambi torto. La guerra è proprio questo ostinato tuffarsi nel torto, in un'ebrezza d'orrore molto simile alla fregola, eros e thanatos, molto al di qua del principio di piacere.

mercoledì 6 agosto 2025

Nostos

Un giorno anch'io tornerò a Itaca, Itaca la preziosa, Itaca dalle belle vacche, vino dolcissimo scorre nei suoi palazzi, lo bevono i Proci, gli usurpatori venuti da oltreoceano, l'infecondo oceano del colore del vino, che con le loro ville sul lago hanno fatto impennare i prezzi delle capanne: l'ira di Giove si abbatta sul loro capo come saetta tonante, Efesto li divori nel fuoco, la bella Afrodite irrida il loro μικροπένιο, il loro minuscolo uccellino. E comunque tengo οξύτητα του στομάχου, acidità di stomaco, il loro vino non lo berrei in ogni caso, che ci si strafoghino, μάλακες! (stronzi).

sabato 2 agosto 2025

Castrazione

Tutte le società generano castrazione, compresa la moderna società occidentale che pure pensa di essersi ormai liberata, la modernità genera impulsi di castrazione che vanno ad alimentare kink e feticismi vari come risposta liberatoria all'eccesso di disciplina. Siamo una perfetta società freudiana: è lodata l'idea di un individuo moderno rispettoso delle differenze e attento alle questioni di genere, l'individuo introietta questi imperativi finché gli diventa impossibile corrispondere a questo modello di homo perfettamente rationalis inventato di sana pianta dalla società. La proliferazione di contenuti BBC e cuckold nell'offerta del porno online sono la risposta vitale a questa crosta di perbenismo e di politicamente corretto che comprime le pulsioni sessuali e che necessita di un punto di rottura, parimenti all'energia liberata da un terremoto. A ogni individuo modello corrisponde un pantheon di pensieri e di atti sconvenienti ed estremamente appaganti che sono lo sbocco naturale della vita che rifiuta la castrazione. Tema schopenhaueriano, perché è da lì che è partito anche Freud: l'Es è la volontà, il Super-Io è la rappresentazione.

West Nile, come difendersi dalle zanzare? Pregliasco: «Repellenti, niente dopobarba e rinunciate agli abiti dai colori sgargianti» 

Sono tornati i vampiri, si nutrono la notte di sangue vergine, gli immunologi raccomandano di perdere la verginità e di indossare maglioncini neri collo alto. E di non uscire da soli dopo il tramonto.

venerdì 1 agosto 2025

Vogliamo fermare le guerre ma non riusciamo andare d'accordo nemmeno coi vicini, un esame di coscienza prima di darci ai vasti programmi.

Se con «A proposito di Hitler non mi viene in mente nulla» di Karl Kraus si vuole intendere che l'argomento eccede o esclude ogni possibilità di rimedio, allora sì, quel che ho scritto sulla Palestina può ricordare quell'incipit di Kraus: l'argomento Palestina eccede ogni possibilità di rimedio, almeno per quel che posso aggiungervi io. (se invece vuole significare che la Palestina è un nulla, allora no, non c'entra nulla).