mercoledì 21 maggio 2025

Fora a ghera la fumana, fuori c'era la nebbia, e dentar a ghera la stua, e dentro c'era la stufa, nonna allungava le gambe su la scaragna (lo scranno, la sedia) e ci guardavamo assieme le commedie americane, quelle con Jerry Lewis, con Cary Grant, con Tony Curtis, più di tutti mi piacevano Operazione Sottoveste e un film dove Cary Grant era bloccato su un isola del Pacifico con un Catalina fuori uso, anche quello dove viveva su una casa galleggiante assieme alla tata dei figli, che poi era Sophia Loren. Non c'era bisogno di Netflix, continuavano a trasmetterli in continuazione, come i film di Don Camillo e di Bud Spencer. Ogni tanto nonna la pisuca'a, ogni tanto nonna si appisolava mentre sferruzzava, richiamata, si ridestava prontamente coi ferri in mano e dichiarava solennemente: sì, ma sentivo tutto, eh! Un punsin, un pasacör, un riposino, un passacuore, serate perfette, eterne, indimenticabili. Il primo film che ho visto a colori con la Telefunken nuova fu Altrimenti ci arrabbiamo, così potei finalmente ammirare in colori naturali la famosa dune baggy rossa con la cappottina gialla. Naturali si fa per dire, perché le prime tv snaturavano i colori delle facce, che risultavano tutte viole, o color malva, come la tv di mio zio di Milano, ma la nostra Telefunken era scienza, non fantascienza, e i colori erano abbastanza realistici, anzi a dire il vero un po' smortini, per precauzione: si diceva, non senza una certa preoccupazione, che la tv a colori ci avrebbe rovinato a tutti la vista, come ne Il giorno dei Trifidi, per cui la si doveva guardare almeno a dieci metri di distanza, ma la nostra cucina, purtroppo, ne misurava solo quattro. La tv a colori trascinò l'offerta delle scenografie kitsch e sbriluccichine, tipo quelle di Discoring e di Stryx, dove Barbara d'Urso faceva la ballerina di scena a seno nudo e Amanda Lear cantava con il vicione da uomo, ma questa è un'altra storia. Avessi la macchina del tempo tornerei diritto a quelle serate.

2 commenti:

  1. Io posso andare più indietro nei ricordi, quando la televisione a casa ancora non l'avevamo. Il sabato sera in quasi tutti i cinema la normale proiezione era sospesa prima delle 9. Al centro della sala, sopra un alto sgabello veniva sistemato il televisore più grande disponibile, che allora, se andava bene, era un ventuno pollici. Si spegnevano le luci e alle 21 in punto andava in onda "Lascia o Raddoppia" con Mike Bongiorno e la valletta Edy Campagnoli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mio padre si ricorda i filò, l'usanza padana di riunirsi nelle stalle alla sera per stare al caldo e giocare in mezzo all'odore di vacca mentre gli uomini giocano a carte e le mamme sferruzzano.

      Elimina