Posso dirmi ufficialmente in fase epicurea di rinuncia alla vita politica, nel senso che rinuncio a sbatterci la testa, dopo la caduta della democrazia in Atene la vita politica è irraggiungibile, e così gli onori. Mi accingo alla moderazione e ai piaceri semplici dell'amicizia, a vivere il privato come quieta dimensione esistenziale. I gatti già ce li abbiamo che girano randagi e un po' stanziali in attesa dei pochi avanzi che la nostra moderazione concede loro, loro, poveri esserini in preda agli istinti, ci preferirebbero crapuloni perché non si avvedono del logos e vivono sperando di mangiare, care bestioline, vanno compatite. Miao.
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