Il Riformista del nostro amico Renzi titola granguignolescamente: "Gli operai tranciati dal treno". Con la scusa dell'informazione ogni più sgarrupata redazione online partecipa al festino delle chat del branco. Penso al povero De Sade, così anacronistico con quelle sue enumerazioni infinte di personale di scena: la Duclos, la Champville, la Martaine, la Desgranges, Thérèse, Hyacinthe, Michette, Brise-cul... Preceduto dalla discolpante avvertenza "l'orrore delle chat del branco" tutto ci viene spiattellato in faccia senza filtri in un corto circuito dove tutti compartecipano della stessa eccitazione morbosa, ma i giornalisti mossi dall'altruistica finalità di indicarci i mali della società. Idea peregrina di dedicarsi a una nuova versione delle 120 giornate ma questa volta con i giornalisti al posto dei fottuti e le vittime innocenti al posto dei fottitori.
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