Sono stanco di scrivere, ma di scrivere di cose pensando che possa servire a qualcosa (ah, vanità, pensare di poter dire qualcosa di utile). Io i miei ragionamenti continuerò a farli, ma penso che batterò sempre più la strada del surreale, mi diverto di più e non sentirò la fatica dello scrivere che tocca al cronista di professione. Una volta sognavo di fare il giornalista pensando che la professione avesse una qualche attinenza con l'esercizio del libero pensiero, che tenerezza, al giornalista è invece chiesto di sviluppare un tema su commissione, un prolungamento del compito in classe con altri mezzi, che a leggere i giornali ormai c'è solo da perder tempo e vista. Ha fatto bene il mio amico delle medie a scegliere odontoiatria, manca mai lavoro ai dentisti e dentro la bocca lui è il capo assoluto.
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