I più pericolosi sono i laureati in scienze umanistiche, portatori di bias orientati all'ingegneria sociale e di una certa spocchia da frustrazione verso la gente comune. Prendete me, a un certo punto mi sono creduto davvero un filosofo, per di più frustrato per il fatto di non avere il pezzo di carta. Ah, vanità. Via via, pensare è attività che non implica titolo di studio, per nostra fortuna un argomento, se valido, lo è indipendentemente dal cursus honorum, anche se ce ne dimentichiamo spesso e volentieri, ammaliati dagli espertoni della televisione. L'esperto è una figura inventata dai media, anche il poro Angela passava per scienziato ma aveva solo frequentato il Politecnico, come io posso vantare di avere frequentato la Statale. La fabbrica dei laureati sforna invece quotidianamente epigoni della scuola di Francoforte, si credono tutti degli Adorno, Massima Moralia (sì, lo so che si dovrebbe scrivere Magna Moralia, Grande Etica, ma mi piaceva più scritta in quel modo per fare il verso ai saputelli). Quando frequentavo i corsi mi prendeva una certa vertigine da vuoto, una mancanza di senso per quello che ci era chiesto di studiare, i professori che si specchiavano nelle loro chiacchiere e le lezioncine imparate a memoria, di lì a breve caddi in depressione.
Un granello di sabbia misura mezzo millimetro e quindi è paragonabile a una sfera con la superficie di 3,14 mm quadrati. Un batterio è grande circa 1 millesimo di millimetro e quindi il granello di sabbia può ospitare circa 3140 batteri.
RispondiEliminaIl dr Jason Marshall ha stimato che ci siano 5.000.000.000.000.000.000.000 (5x10^21) granelli di sabbia totali sulla Terra. Che potrebbero ospitare 15,7 x 10^24 microbi.
Immaginiamo che alcuni di questi esseri viventi decidano di dedicare la loro vita allo studio delle "Scienze batteriche sabbiose del pianeta Terra". Pur sapendo che il pianeta Terra è solo un satellite di una stella e che nell'universo conosciuto ci sono più stelle in cielo che granelli di sabbia sulla Terra.
Da un punto di vista cosmico non ci vedo una grande differenza con gli studiosi delle scienze umanistiche ;)
Fortunatamente, non tutto e' perduto: ci sono esempi virtuosi di lotta senza quartiere alle 'discipline' umanistiche - fra di essi, spicca la Florida, gia' celebrata dal Prof. Lottieri, quello del Comitato Agamben, come terra di sublime resistenza e liberta' contro la dittatura commissaria durante gli infausti anni del Covid.
RispondiEliminaIl luminoso governatore Ron DeSantis ha infatti:
- elevato un no-vax conclamato a dirigere le politiche sanitarie dello stato (Enrico Letta, tie');
- promulgato una sacrosacra legge che proibisce non solo tutta la letteratura 'gay' ma anche di pronunciare la parola 'gay' nelle classi, e se uno ha contratto matrimonio omosessuale, levare immediatamente le foto del 'partner' - che brutta parola - dall'ufficio (Elly Schlein, tie');
- e soprattutto dichiarato una guerra senza quartiere ai vari dipartimenti di filosofie, letterature, storie, femminismi e tutte quelle altre fuffe: la Florida deve tornare a essere uno stato gagliardo fatto di ingegneri, carpentieri, poliziotti, e soprattutto saldatori.
Certo, questi esempi virtuosi vengono dagli Stati Uniti, il che e' problematico, ma i fatti sono testardi.
In effetti mi sono sempre domandato che cosa se ne fanno gli americani delle scienze umanistiche.
Eliminaboh, un passatempo per chi domenica non guarda il football
RispondiEliminaDeSantis, non ti sputo sennò ti profumo!
Eliminanon direi, DeSantis e' la versione azzimata, profumata, accattivante, intrigante, sbarazzina del fascismo contemporaneo - da quel punto di vista va ammirato, e' perfetto
EliminaC'era un vecchio rabbino, un sacerdote famoso per la sua sapienza, a cui tutti venivano per chiedere consiglio. Un uomo andò a trovarlo disperato per tutti i cambiamenti che vedeva avvenire intorno a lui, lamentandosi del danno arrecato dal cosiddetto progresso tecnico.
RispondiElimina"Tutto questo fastidioso apparato tecnico" chiese il visitatore, "non è privo completamente di senso se si pensa ai reali valori della vita?"
"Può essere" replicò il Rabbi, "ma se si assume il giusto atteggiamento si può imparare da qualsiasi cosa".
"No" replicò il visitatore, "da cose così stupide, come la ferrovia, il telefono o il telegrafo, non è proprio possibile apprendere niente",
"Hai torto" rispose il rabbino, "dal treno puoi apprendere che basta arrivare un istante troppo tardi per perdere tutto. Dal telegrafo che ogni parola conta. E dal telefono puoi apprendere che ciò che diciamo qui può essere udito là".