Hanno ammazzato un prete a San Rocco, quartiere di Como, l'anno ammazzato col coltello, ha confessato un immigrato senza fissa dimora con problemi mentali. Il don era uno di quelli che si spendevano per i migranti, era della parrocchia di San Bartolomeo, ci passiamo davanti quando andiamo a fare la spesa. Brutta storia. Ci ho vissuto dodici anni in zona San Rocco, ci andavo a prendere l'autobus quand'ero in ritardo, quando avevo più tempo preferivo invece raggiungere la fermata più lontana, quella più sicura per la mia incolumità. Perché a San Rocco hanno il coltello facile e purtroppo bisogna dire che sono sempre stranieri (non ammazzano più gli italiani, almeno non in quartieri come San Rocco, gli italiani ammazzano in contesti più trap, tipo i parcheggi delle discoteche: amaro sarcasmo). A San Rocco hanno rubato il portafoglio al ragazzo che mi faceva il trasloco, lo aveva lasciato sul furgone parcheggiato nel cortile custodito che evidentemente tanto custodito non era. Non funziona l'inclusione a San Rocco, i cingalesi guardano in cagnesco i magrebini che guardano in cagnesco i neri africani che a loro volta per essere neri sono persone non gradite nei bar dei cinesi. Il fattaccio sarà di sicuro cavalcato dagli assessori leghisti che d'altronde sono quasi sempre stati alla guida della città ma non hanno mai risolto un tubo, abbaiano, fanno le piazzate simboliche - vedi gettare via le coperte ai senzatetto - e poi tutto resta uguale. Sulla sponda opposta la sinistra persa nei suoi infiniti sociologismi che al solo parlare di sicurezza si fa venire l'orticaria pensando di passare per razzista. La tempesta perfetta, il motore immobile. Sicché San Rocco, zona centro, continuerà ad essere in mano a spacciatori, grassatori e sbandati di ogni ordine e grado, tale e quale Camerlata (fu Ca' merlata), altro quartiere rispettabile. E da Como è tutto, a voi la linea.
martedì 15 settembre 2020
Cronaca nera
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