In questa cospirazione degli insulsi che fa da preambolo all'incremento inarrestabile del livello di mediocrità generale riecheggia un poco l'argomento nietzschiano della macchinazione dei deboli nei confronti dei forti, dove "debole" e "forte" sono in Nietzsche categorie fortemente idealizzate, deformate attraverso la lente del suo temperamento tragico (per non dir tragicomico), qui invece la questione è molto più semplice: gli insulsi non hanno nemmeno più bisogno di cospirare, che la cospirazione sottende anche una certa cognizione, no, la mediocrità procede ormai dagli insulsi come una necessità fisiologica, una funzione corporale che si espleta in modo del tutto naturale e non necessita di un particolare apprendimento. Per cui di nuovo: a fronte di un costante affinamento delle tecniche scientifiche non corrisponde un diametrale affinamento delle doti intellettive, l'acefalo è l'uomo dell'odierno e del dopodomani.
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