Davvero l'uomo è un animale sociale, come dicono gli hegeliani rifacendosi ad Aristotele pensando di cavarsela a buon mercato? Facciamo il test che mi insegnarono a sociologia. Prendi un uomo solo, il classico uomo sull'isola deserta, che sia naturalmente sociale o meno poco importa, se la deve ugualmente cavare da solo. Allora prendiamone due. Ecco, già con due la cosa si complica, se vogliono sopravvivere in un ambiente ostile devono per forza cooperare, ma che ne siano naturalmente portati dipende dal carattere di ciascuno, diciamo che sono più obbligati dalle circostanze. Prendiamone infine tre, tre è già un embrione di società: se uno non coopera gli altri due possono coalizzarsi contro di lui, nascono le fazioni, le maggioranze, le minoranze, e così via.
A mostrarsi dunque non è una fantomatica natura sociale preesistente agli uomini (e qualcosa che non si mostra può tutt'al più originare una fede) ma una necessità che si presenta a posteriori: dalla necessità di cooperare in gruppo per la sopravvivenza scaturiscono le prerogative sociali. Fine della questione.