Più vado avanti e più comprendo la grandezza dello stoicismo, serve a molto la comprensione dell'ineluttabile quando ti ritrovi a trentanove anni dietro un banco di scuola a dover affrontare un esame di contabilità e partita doppia. Ho iniziato questo corso serale a novembre, questa sera ho finalmente dato l'esame finale, e seppure a guardarli con il senno di poi i due esercizi erano facili facili, lì per lì mi sono ritrovato fragile ed ansioso come un ragazzino all'esame di maturità. Poi ho pensato a Sisifo, A Seneca, A Marcanton... pardon, a Marco Aurelio e mi sono detto: se loro ce l'hanno fatta perché io no? Al confronto il mio compito era un'inezia (a bilancio si rileva una plusvalenza, cioè un provente straordinario, quando l'eventuale valore di realizzo di un'immobilizzazione supera il suo costo residuo, cioè il suo costo storico al netto del fondo ammortamento. Sono sicuro che questa dritta vi sarà molto utile nella vita).
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