domenica 12 febbraio 2012

Pain for life


Fatto, guarito a tempo di record, due giorni due di febbre e mal di gola, domani torno a lavorare almeno per la speranza dello stipendio, non per lo stipendio in sé che quello è un miraggio, una concessione dall'alto per opera della divina provvidenza. Dice: ma bisogna avere pazienza. E pazientiamo. Io che un tempo lavoravo vicino ai miei genitori. Io che un tempo avevo il posto (quasi) fisso. Che brutte esperienze. Ma il peggio è passato, il futuro arride ai contratti a tempo determinato. Venerdì sono stato lì lì per comprare un Win for Life, e se avessi vinto? Ho pensato alle parole di Monti e della Fornero e mi sono detto: no, ce la devo fare da solo.

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