"La «fedele Giuseppina» lo costringeva davanti alla televisione, per vedere il festival di Sanremo. A volte, piangeva, e si vergognava di piangere. Conobbe l'umiliazione di vedersi diminuito: inferiore nella mente all'immagine di sé stesso che aveva inseguito. Soffriva per la propria decadenza, con lampi di angoscia e di collera negli occhi."
(Ricordo di Gadda, Pietro Citati)
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