"Hiram Witt aveva un gran talento; era un pensatore più profondo e acuto di Parmenide. Proprio così: eppure dell'opera sua non c'era un solo europeo che ne parlasse.
Già da vent'anni era riuscito, su lastre di vetro, a produrre da cellule animali, sotto l'influsso di un campo magnetico e per mezzo della rotazione meccanica, dei cervelli perfettamente formati - dei cervelli capaci persino di pensare per conto proprio - eppure, questa notizia, benché fosse comparsa qua e là sui giornali, non aveva destato un vero e profondo interesse scientifico.
Simili cose non fanno per la nostra epoca. E poi, a che cosa potrebbero servire, nei paesi di lingua tedesca, dei cervelli che pensano per conto loro?"
(I cervelli, Gustav Meyrink)
Dopo una lunga e tediosa giornata di lavoro passata a tirare su col naso, in un freddo boia, niente di meglio che infilarsi sotto le copertine a leggersi Meyrink al lume di candela. Sapete per caso dove posso recuperare un golem dalle parti di Como?
Per il Golem, prova alla sinagoga più vicina.
RispondiEliminaMolto bello, non vedo l'ora di leggerlo tutto.
RispondiEliminaBe' è un raccontino molto breve, diciamo che la parte migliore è l'incipit
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