Per una volta sarò serio: quello che abbiamo davanti agli occhi non è altro che il fallimento della politica e della classe dirigente della II° Repubblica, da destra a sinistra, da Storace a Ferrero, l'amministrazione controllata ce la siamo cercata e ci è andata di lusso che abbiamo trovato una soluzione civile. E' quasi un ventennio che assistiamo al giochino delle grandi riforme puntualmente disattese, e questo perché? Perché nell'accozzaglia di partiti e rassemblement elettorali che si sono succeduti fin qui dalla dipartita del pentapartito nessuno mai ha avuto il coraggio di fare scelte draconiane, tutti si sono per lo più accontentati di vivacchiare o si sono limitati alla mera gestione del consenso. Quando le scelte si rimandano all'infinito, anno dopo anno, governo dopo governo, si finisce per arretrare all'infinito finché un bel giorno ci si trova con le spalle al muro.
Mi ricordo quando l'Agenda Giavazzi era il totem della generazione liberista, quando la Bocconi si identificava con Berlusconi, ora d'improvviso alla Bocconi sono diventati tutti massoni, i savi di Sion che attentano alla democrazia, "vogliono togliere le municipalizzate!", grida Bossi, tu quoque, Umberto, proprio la Lega baluardo della destatalizzazione... io dico: questo governo di emergenza nazionale può far cadere l'ultimo velo di Maya e mostrare l'equivoco di una destra men che mai liberista ma più che mai conservatrice e corporativa, in questo senso non c'è poi questa gran differenza tra il modus operandi di un pd e di un pdl, i due grandi partiti hanno sempre agito da pavidi e oggi, purtroppo, ne paghiamo le conseguenze.
Bene, ora mi scuserete ma ho la pasta e fagioli sul fuoco che i legumi costano poco e sostituiscono le proteine della carne.
L'Italia non è mai stata fatta per un sistema bipolare. Ora è finita.
RispondiEliminaOra è finita, ma non so se per il sistema bipolare o per noi.
RispondiEliminaIl sistema bipolare non funziona, quello proporzionale meno che mai, rimane il sistema "alla tedesca", ma il guaio è che non siamo tedeschi.
I sistemi elettorali contano fino a un certo punto, è la qualità della classe politica che fan la differenza.