Mi ero fatta un'opinione troppo alta dei giornalisti, le coscienze critiche del nostro tempo, in realtà è tutto un attaccare l'asino dove dice il padrone, dove il padrone, va da sé, pure lui e un povero mentecatto come tutti gli altri ma con l'ego solitamente raddoppiato per sei o per dodici. I giornalisti della televisione sono quelli che fanno più pena, hanno tutti un'espressione da cani bastonati, ormai sono ridotti a leggersi sui polsini. È così rigidamente regolamentato il libero commercio delle opinioni personali che tutto langue in un sempiterno riciclo di veline usate e strausate (oddio la gente si informa su internet!). La democrazia ha un problema, a forza di inseguire il bon ton ha perso l'estro, l'inventiva, è tutto secco, desertificato, mi chiedo dove si andrà a finire.
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