Non ho trovato la voce "Giudei" sul Dizionario Filosofico di Voltaire in mio possesso, in compenso ho trovato la voce poco lusinghiera "Giudea" e molte altre testimonianze del disprezzo di Voltaire per il popolo di Abramo, e l'impressione che il suo disprezzo per l'ebreo andasse oltre il momentum anticlericale. In un periodo precedente alla grande vergogna dello sterminio nazista, che tuttavia fu solo l'ultimo atto, organizzato secondo modalità "industriali", di secoli di persecuzioni "convenzionali", sparare sull'ebreo era prassi comune fra gli intellettuali. Oggi di Voltaire è stato fatto un santino per una citazione estratta e parafrasata, si suppone, dal suo Trattato sulla tolleranza, Voltaire è quell'oggetto lontano e perlopiù sconosciuto che la media cultura umanistica richiesta al contemporaneo di Matteo Renzi associa molto approssimativamente all'illuminismo. Io per affinità e gusto gli preferisco il Dizionario dei luoghi comuni di Flaubert.
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