Da ragazzo sognavo un mondo di femminielli carini come Jaye Davidson ne "La moglie del soldato", non come quelli di "Priscilla, la regina del deserto" che francamente sono diventati più scontati di un cinepanettone. Oggi non so più se si possono dire certe cose, viviamo in società molto avanzate in cui si dà del pedofilo a Nabokov. La sessualità è diventata argomento da spendere nel tritacarne delle battaglie ideologiche, l'omosessuale che volesse vivere in tutta tranquillità la sua vita si trova oggi come ieri nella necessità di non essere scoperto, non già perché altrimenti lo manderebbero al confino, ma al contrario perché ne farebbero un tabernacolo. Da una parte tutta la precettistica stantia della trasgressione scambiata cretinamente per liberazione sessuale, dall'altra le visioni apocalittiche di futuristiche società svirilizzate in balia della depravazione, e della depravazione dei diecimila anni precedenti di società virilizzate si tace per cavalleria. Finirà molto male.
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