Anche la programmazione scientifica destinata al grande pubblico ha le sue colpe, questa rimasticazione televisiva dei grandi temi della scienza, con spargimento a profusione di Big Bang e di buchi neri, ha finito per formare delle false nozioni che si avvicinano molto al concetto di fake news. Qualcuno di voi si ricorderà la ormai sempre meno citata "Teoria delle Stringhe" che andava molto di moda negli anni '90, come spesso accade, la sua improvvisa celebrità l'aveva ormai tramutata in una legge dimostrata della fisica, cosa in effetti non vera, tanto che oggi si stanno tentando nuove strade. Così come accade per l'odierna "Teoria del Big Bang" che appunto è solo una teoria, una cosmogonia alternativa ad altre ipotesi ma che viene fatta passare per versione ufficiale dell'origine del mondo. La scienza seria, invece di flirtare con la televisione per cercare popolarità, dovrebbe mettere in guardia da tanta faciloneria. Per non dire del Cicap e di altre associazioni equivalenti, ormai schematicamente ridottesi a duellare con i terrapiattisti o a provare scientificamente l'inesistenza di Dio, com'è per l'Uaar. La scienza non è una commissione di lotta alle eresie.
Beh, attenzione, l'"odierna" teoria del Big Bang predata in maniera clamorosa le stringhe, è roba che risale a un secolo fa, anzi forse ti sorprenderà sapere che sono chissà quanti decenni che si studiano scenari pre-big bang. In entrambi i casi si tratta di teorie, cioè tentativi di spiegare determinate cose in termini di altre cose "più semplici".
RispondiEliminaNon che la categoria abbisogni di difesa — dato che è estremamente potente, almeno dall'atomica in poi — men che meno da parte mia, però non è che ci sia questo gran male nel provare a spiegare, specie con delle equazioni — altro pajo di maniche, per l'appunto, partecipare al progetto Manhattan, o all'omologo progetto nazista.
Poi ochei, se il punto è solo l'"insegnamento" del popperino di turno (col suo criterino di demarcazioncina ad hoc, che gli permetta di espiare le sconvenienti letture giovanili), che ci declina il significato di bene e male in ambito scientifico, permettimi di dire che sono, per l'appunto, pensieri di cui, in ambito scientifico, praticamente nessuno si cura — in caso contrario, sarebbe un po' come se uno studioso di Omero si basasse su una serie tv sull'Odissea.
Ognuno è libero di chiamare pseudoscienza ciò che gli pare, però se le stringhe o il big bang sono tali, allora tana libera tutti, è tutto una vaccata, dall'economia all'ecologia, dall'intelligenza artificiale a vaccini e mascherine, tutte "le tecnologie che ci migliorano la vita", il missilotto per andare a insozzare qualche altro sasso spaziale, e tutti i popperini possibili di tutti i loro possibili mondicini numerati.