Due cerotti otto per dieci su una spalla e al centro della schiena (a proposito, devo andare a comprarne degli altri), sotto, dei punti, che tirano, tirano e tirano, e poi sudano, sudano e sudano, niente doccia ancora per qualche giorno, è quasi fatta, Sisifo intravede il traguardo. La doccia, mi dicono, la potrei anche fare, oggigiorno ci sono le soluzioni tecniche, i sacchetti idrorepellenti da infilare per il collo fino ai piedi, così da lavarsi tecnicamente in tutta sicurezza, la faccia. Scherzi a parte. Sono entrati trenta gradi di caldo in casa, non sono stati invitati, si sono stabiliti qui per le vacanze e non intendono sloggiare, non c'è ventilatore o corrente d'aria che tenga, e io non so più dove girarmi, ho una sola posizione a letto: steso sul lato destro come una scaloppa, con i ginocchi che toccano. Inconsciamente, una volta, mi rigiravo la notte, adesso anche l'inconscio ha paura di staccarmi i punti, la pelle come i cotechini, dove c'è la cerniera. Porta pazienza. Tintura di iodio, betadine. Una volta mercurocromo, che comunque non è la stessa cosa, è un altro principio, un'altra classe di metalli pesanti, questo merbromina, quello iodopovidone. Lo iodio si chiama così perché bruciato è violetto (ioeidēs, in greco), allora perché lo iodopovidone si presenta alla vista rosso/arancione? Ci metteranno dei coloranti, sarà al gusto arancia, come il polase. Via, via. Dopo esco a comprare i cerotti, che vanno sostituiti per via che sudo, non per via che sanguo. Devo prendere anche la prep. Il pane domani. Alla mattina tiro su le tapparelle di legno con la destra, faccio i muscoli col braccio che uso di meno, così ritorno simmetrico. Viene un po' d'aria la mattina, bisogna approfittarne.
Cazzo hai fatto?
RispondiEliminaMa niente, sono andato a sbattere contro dei nei.
EliminaAzz. In bocca al lupo!
RispondiEliminaCrepi (non lei, il lupo)
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